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ARISTOTELE |
LOGICA
insieme di regole, analisi, considerazioni e procedure aventi carattere universale, squisitamente razionali, ovvero accettate da tutti, tramite le quali si analizzano i fenomeni, gli eventi, le azioni, e si sviluppano i pensieri, stabilendo quali argomenti e procedure sono da ritenere universalmente valide e quali invece soggettive.
insieme di regole, analisi, considerazioni e procedure aventi carattere universale, squisitamente razionali, ovvero accettate da tutti, tramite le quali si analizzano i fenomeni, gli eventi, le azioni, e si sviluppano i pensieri, stabilendo quali argomenti e procedure sono da ritenere universalmente valide e quali invece soggettive.
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PARMENIDE |
ONTOLOGIA
studio e analisi dei principi primi che ispirano l'essere e la sostanza dei fenomeni, degli eventi e delle entità fisiche e metafisiche, depurati e svincolati dagli elementi appariscenti di superficie ed esteriori, al fine di coglierne l'essenza profonda, intrinseca, fondante.
studio e analisi dei principi primi che ispirano l'essere e la sostanza dei fenomeni, degli eventi e delle entità fisiche e metafisiche, depurati e svincolati dagli elementi appariscenti di superficie ed esteriori, al fine di coglierne l'essenza profonda, intrinseca, fondante.
Analisi logica e ontologica del REGIME FASCISTA
punti salienti:
- costituzione di una associazione privata, denominata partito fascista, i cui membri sono selezionati ed accettati dai membri già presenti, in primis i fondatori.
- Scopo ed oggetto sociale di tale associazione è la gestione del potere, della forza lavoro, e delle ricchezze di una nazione.
- La gestione del partito è di tipo piramidale-verticistico.
- il partito si dota di una veste ideologica di sicura presa ed effetto sul popolo. Tale veste é elemento di identità, bandiera di riconoscimento e paramento in grado di coprire il corpo vero della associazione.
- nel partito fascista vige una regola inderogabile, pena l'espulsione con ignominia e a volte la morte: i panni sporchi si lavano in famiglia. La veste ideologica deve coprire tutto e nulla deve trapelare all'esterno.
- all'interno del partito si formano correnti dovute allo scontro degli interessi personali, sia economici che di potere, alla divisione del profitto, frutto della gestione privatistica dello Stato, ma nulla deve trapelare all'esterno. All'esterno deve essere mostrato solo ciò che avviene in una stanza denominata parlamento.
- l'accesso al partito di nuovi membri è subordinato alla fedeltà totale a chi riveste cariche dirigenziali. Prevede un noviziato di servizio umile e sottomesso, la perdita della verginità etica, civile e penale in modo da esporre il fondo-schiena all'azione ricattatoria dei capi ed evitare fronde interne.
- I novizi, dal canto loro, con manovre occulte e subdole, tranelli e sgambetti, eventualmente associandosi tra di loro, danno inizio alla scalata ai vertici di comando del partito.
- Coloro che arrivano alle posizioni di comando del partito si accordano per essere candidati a coprire i ruoli istituzionali dello Stato.
- I cittadini, preventivamente indottrinati, votano per stabilire quale, tra i candidati proposti, deve sedere su una poltrona e quale sull'altra.
- Lo Stato ed il partito fascista, essendo controllati e gestiti dagli stessi individui, si identificano.
- Le funzioni dello Stato divengono strumenti per mantenere il potere all'interno del partito mediante voto di scambio, uso di denaro pubblico per favori, corruzione, nepotismo, impiego pubblico riservato ai tesserati ed ultime ruote del partito, che poi restituiscono il favore col voto.
- I cittadini non riescono più a distinguere il ruolo dello Stato e quello della associazione privata denominata partito fascista per cui lo stato diventa esso stesso una proprietà privata, all'interno della quale è lecito sbrigare i propri affari. Si torna così al regime feudale.
(copia e incolla : idem
come il regime fascista, a differenza delle parole in rosso)
punti salienti:
- costituzione di una associazione privata, denominata partito comunista, i cui membri sono selezionati ed accettati dai membri già presenti, in primis i fondatori.
- Scopo ed oggetto sociale di tale associazione è la gestione del potere, della forza lavoro, e delle ricchezze di una nazione.
- La gestione del partito è di tipo piramidale-verticistico.
- il partito si dota di una veste ideologica di sicura presa ed effetto sul popolo. Tale veste é elemento di identità, bandiera di riconoscimento e paramento in grado di coprire il corpo vero della associazione.
- nel partito comunista vige una regola inderogabile, pena l'espulsione con ignominia e a volte la morte: i panni sporchi si lavano in famiglia. La veste ideologica deve coprire tutto e nulla deve trapelare all'esterno.
- all'interno del partito si formano correnti dovute allo scontro degli interessi personal,i sia economici che di potere, alla divisione del profitto, frutto della gestione privatistica dello Stato, ma nulla deve trapelare all'esterno. All'esterno deve essere mostrato solo ciò che avviene in una stanza denominata parlamento.
- l'accesso al partito di nuovi membri è subordinato alla fedeltà totale a chi riveste cariche dirigenziali. Prevede un noviziato di servizio umile e sottomesso, la perdita della verginità etica, civile e penale in modo da esporre il fondo-schiena all'azione ricattatoria dei capi ed evitare fronde interne.
- I novizi, dal canto loro, con manovre occulte e subdole, tranelli e sgambetti, eventualmente associandosi tra di loro, danno inizio alla scalata ai vertici di comando del partito.
- Coloro che arrivano alle posizioni di comando del partito si accordano per essere candidati a coprire i ruoli istituzionali dello Stato.
- I cittadini, preventivamente indottrinati, votano per stabilire quale, tra i candidati proposti, deve sedere su una poltrona e quale sull'altra.
- Lo Stato ed il partito comunista, essendo controllati e gestiti dagli stessi individui, si identificano.
- Le funzioni dello Stato divengono strumenti per mantenere il potere all'interno del partito mediante voto di scambio, uso di denaro pubblico per favori, corruzione, nepotismo, impiego pubblico riservato ai tesserati ed ultime ruote del partito, che poi restituiscono il favore col voto.
- I cittadini non riescono più a distinguere il ruolo dello Stato e quello della associazione privata denominata partito comunista per cui lo stato diventa esso stesso una proprietà privata, all'interno della quale è lecito sbrigare i propri affari. Si torna così al regime feudale.
(copia e incolla : idem come il regime fascista, a differenza delle parole in blu)
punti salienti:
- costituzione di più associazioni private, denominate partiti democratici, i cui membri sono selezionati ed accettati dai membri già presenti, in primis i fondatori.
- Scopo ed oggetto sociale di tali associazioni è la gestione del potere, della forza lavoro, e delle ricchezze di una nazione.
- La gestione del partito è di tipo piramidale-verticistico.
- il partito si dota di una veste ideologica di sicura presa ed effetto sul popolo. Tale veste é elemento di identità, bandiera di riconoscimento e paramento in grado di coprire il corpo vero della associazione.
- nel partito democratico vige una regola inderogabile, pena l'espulsione con ignominia e a volte la morte: i panni sporchi si lavano in famiglia. La veste ideologica deve coprire tutto e nulla deve trapelare all'esterno.
- I vari partiti si incontrano segretamente formando un consesso o cupola al fine di accordarsi preventivamente sugli interessi personali, sia economici che di potere, per la divisione del profitto, ma nulla deve trapelare all'esterno. All'esterno deve essere mostrato solo ciò che avviene in una stanza denominata parlamento.
- l'accesso al partito di nuovi membri è subordinato alla fedeltà totale a chi riveste cariche dirigenziali. Prevede un noviziato di servizio umile e sottomesso, la perdita della verginità etica, civile e penale in modo da esporre il fondo-schiena all'azione ricattatoria dei capi ed evitare fronde interne.
- I novizi, dal canto loro, con manovre occulte e subdole, tranelli e sgambetti, eventualmente associandosi tra di loro, danno inizio alla scalata ai vertici di comando del partito.
- Coloro che arrivano alle posizioni di comando del partito si accordano per essere candidati a coprire i ruoli istituzionali dello Stato.
- I cittadini, preventivamente indottrinati, votano per stabilire quale, tra i candidati proposti, deve sedere su una poltrona e quale sull'altra.
- Lo Stato ed i partiti democratici, essendo controllati e gestiti dagli stessi individui, si identificano.
- Le funzioni dello Stato divengono strumenti per mantenere il potere all'interno dei partiti mediante voto di scambio, uso di denaro pubblico per favori, corruzione, nepotismo, impiego pubblico riservato ai tesserati ed ultime ruote del partito, che poi restituiscono il favore col voto.
- I cittadini non riescono più a distinguere il ruolo dello Stato e quello delle associazioni privata denominata partiti democratici per cui lo stato diventa esso stesso una proprietà privata, all'interno della quale è lecito sbrigare i propri affari. Si torna così al regime feudale.
DOMANDA:
Da un ponto di vista logico ed ontologico, quali differenze esistono tra gli stati fascista, comunista e cosiddetto democratico?
RISPOSTA: (soggettiva)
secondo me ... nessuna !