a chi e quanto



BREVI CONSIDERAZIONI PERSONALI

Mi accorgo spesso che numerosi programmi televisivi e testate giornalistiche cercano di accreditare e di inculcare nel cittadino la tesi secondo cui la colpa dei guai italici sia da addebitare a potentati stranieri: Francia, Germania, Usa, euro ....
Lo scopo è evidente: convincere noi, poveri plebei, che la casta di patrizi, brava gente, ha fatto quello che poteva, che non ha colpe, che tutto dipende da nemici occulti: gli speculatori striscianti.

Confucianamente ritengo che se un popolo, o una comunità, si trova in brutte acque la colpa sia di quel popolo, di quella comunità, e non di altri.

Pertanto la colpa del quasi fallimento dello stato e della profonda crisi economica  e morale  che viviamo é nostra, solo nostra, di nessun altro che nostra.


 Il vero signore è simile ad un arciere: se manca il bersaglio cerca la causa di questo in sé stesso.


  

Se altri c'hanno messo lo zampino, lo hanno fatto approfittando dei nostri difetti, delle nostre mancanze. Duque la colpa è sempre nostra.
Ai profittatori rimane l'onta di essere considerati avvoltoi immondi.

Se un popolo piagnucola  e cerca  in altri l'origine dei propri guai, sarà sempre un popolicchio.
Un popolo che fa una rigorosa autocritica e corregge i propri difetti sarà inattaccabile.


La gloria maggiore non consiste nel non sbagliare, ma nel risollevarsi ogni volta che cadiamo.




Il debito contratto da governanti in nome e per conto dello Stato è estremamente dannoso, infamante, disonorevole e criminale.
Tu fai il debito, ne trai vantaggi personali...... e io pago!            E le generazioni future pagano.

Per questi motivi il debito pubblico deve essere pagato da chi lo ha voluto e generato, ovvero dal governo e dal sottogoverno, vuoi per incapacità, vuoi per corruzione.

FACCIAMOLI PAGARE - CHI SBAGLIA PAGHI
Si possono individuare varie figure di governanti e sottogovernanti colpevoli che hanno generato debito pubblico:

  1. amministratori che hanno voluto opere, finanziate con denaro pubblico, rimaste incompiute o abbandonate e pertanto, di fatto, non necessarie ma finalizzate a sprecare risorse ad esclusivo vantaggio di certi sedicenti imprenditori impastati nel sistema
  2. amministratori che hanno realizzato opere pubbliche gravate da difetti costruttivi tali da richiedere ulteriori costi per essere riparati e danni enormi alla collettività.
  3. amministratori che hanno elargito denaro per consulenze inutili. Chi si  candida per amministrare un certo settore deve ritenere sé stesso esperto di quel settore. Se ha cercato consulenze evidentemente esperto non era ed ha bleffato ed ingannato.
  4. amministratori e fuzionari corrotti che causano un aumento dei costi dei lavori pubblici o delle pubbliche forniture o dei costi di gestione allo scopo di trarre un lucro personale o familiare o per la propria mafia di appartenenza.
  5. politici che hanno istituito enti inutili e costosi allo scopo di far assume i propri vassalli, valvassori e valvassini
  6. amministratori e funzionari che hanno uno stipendio a remunerazione di un lavoro svolto ma che non eseguono le prestazioni per cui sono pagati ovvero le eseguono a malo modo e coloro che sono entrati nella Pubblica Amministrazione senza regolare concorso o che hanno fatto carriera mediante atti amministrativi discrezionali.


In merito al punto 1.

Si faccia il censimento delle opere pubbliche non compiute o abbandonate e si individuino i costi sostenuti.
Si individuino gli amministratori e governanti che hanno voluto e deliberato tali opere e si confischi loro capitali e beni sino a copertura delle somme pubbliche sprecate.
Si individuino le opere pubbliche che hanno generato un costo eccessivo, ben oltre il costo del progetto principale ( per legge oltre il 20 % ,ovvero il cosidetto quinto d'obbligo ) a causa di varianti, slittamenti dei termini contrattuali di consegna, liste di economie fasulle e non regolari ecc. e si faccia pagare loro i costi eccedenti il 30% del progetto principale.

In merito al punto 2

Si faccia il censimento dei lavori pubblici che hanno richiesto rifacimenti e manutenzioni straordinarie dopo pochi anni a causa di difetti costruttivi e si faccia pagare tali somme agli amministratori che hanno voluto il progetto, scelto il costruttore, nominato il direttore dei lavori ed il collaudatore, figure queste che comunque sono responsabili in solidale.

In merito al punto 3

Si individuino in tutte le amministrazioni pubbliche le delibere per consulenze esterne e se ne recuperi i costi addebitandoli a chi ha voluto tali consulenze.

in merito al punto 4

Si semplifichi il codice penale trasformando i reati di corruzione, collusione, concussione in unico reato associativo: associazione a delinquere finalizzata al depauperamento dello stato, con eguali responsabilità e colpe per gli attori pubblici e privati. In tal modo si evitano i cavilli che generano lungaggini processuali.
Si elimini i tempi di prescrizione del reato anche con effetto retroattivo.
I corrotti appartenenti alla PA devono essere immediatamente licenziati, con recupero di tutti gli stipendi versati loro, compresa la confisca dei contributi pensionistici versati.
I soggetti privati associati al reato devono pagare mediante confisca dei loro beni e delle loro attività che devono essere messa all'asta al miglior offerente.

Dovrà comunque essere recuperato tutto l'arretrato del danno causato dalla corruzione.
A tal proposito la Corte dei Conti ci informa che il danno causato allo Stato dalla corruzione e dal mal governo ammonta ad oltre 60 miliardi di euro l'anno.
Facendo i conti per oltre 40 anni di corruzione con relativi interessi si ricava l'intero debito pubblico:
60 x 40 = 2.400 miliardi equivalente appunto al debito dello stato, degli enti locali ed enti pubblici vari.
Pertanto il debito pubblico è dovuto ad una corruzione diffusa e generalizzata.
E' il debito pubblico che sta portando l'Italia verso il fallimento e le generazioni future verso il disastro.
    60 miliardi all'anno non possono essere rubati da pochi individui che rimangono nell'ombra.
Un ladrocinio di tale portata non può che essere compiuto da moltissimi pubblici funzionari ed amministratori nell'ambito dell'ormai noto consociativismo partitico.
E' impossibile che gli altri amministratori, anche se non intascano direttamente, fingano di non sapere e non vedere. Comunque avevano l'obbligo di controllare e non l'hanno fatto.
Tanto è ladro colui che tiene aperto il sacco quanto colui che infila dentro la refurtiva.

Per questo deve pagare l'intera classe politica, la famigerata casta, ciascuno in proporzione al potere che ha avuto.

Per la mia mentalità pitagorica (l'universo è interpretabile mediante valori numerici) il potere politico altro non è che una espressione algebrica:
P = n x N
dove P = valore del potere ; n = numero di anni di permanenza al potere ; N = numero di cittadini su cui il politico ha influito.

Si definisce quindi l'unità di misura del potere: il Pot
1 Pot = 1 cittadino x 1 anno

esempio 1) : un parlamentare rimasto al potere 10 anni ha influito su 60 milioni di cittadini pertanto ha avuto 10 x 60.000.000 = 600.000.000 Pot

esempio 2): un sindaco di un piccolo paese di 1000 abitanti rimasto al potere per 15 anni ha avuto 15 x 1000 = 15.000 Pot.

ciascun politico iesimo dovrà pagare allo stato un indennizzo o debito D(i) proporzionale al valore del suo potere Pot(i) , ovvero:

                                                 Pot (i)
D(i) = 2.400.000.000.000 ------------------------------------                      (zeri in rosso = miliardi di euro)
                                          Sommatoria ( Pot (i) )

dove la sommatoria è estesa a tutti i politici  eletti, o nominati da altri politici, di tutti gli enti che hanno gestito a qualsiasi titolo denaro pubblico negli ulltimi 40 anni.

In virtù del nepotismo esasperato che ha caratterizzato la classe politica, del fatto che, in base al codice civile, chi accetta l'eredità accetta il buono ed il cattivo, e del principio biblico "le colpe dei padri ricadranno sui figli" tale indennizzo iesimo, qualora non pagato interamente dal politico intestatario, dovrà essere pagato dai suoi discendenti per almeno 3 generazioni.


in merito al punto 5

Si dovranno eliminare tutti gli enti pubblici inutili e licenziare in tronco tutti coloro che sono stati assunti senza concorso.

in merito al punto 6

Pubblici funzionari a fine carriera, quindi esperti, il cui comportamento sia stato irreprensibile, dovranno avere il compito di valutare il lavoro svolto dai pubblici dipendenti in servizio, siano essi impiegati che dirigenti.
Tale controllo dovrà essere fatto a campione o su segnalazioni di cittadini che rilevino scarso impegno.  I pubblici dipendenti che non hanno svolto il loro lavoro devono essere licenziati ed i loro stipendi interamente recuperati.
I dipendenti che sono stati assunti o hanno fatto carriera senza regolare concorso devono essere licenziati.
Con tali misure il debito pubblico sarà interamente azzerato e nessuno speculatore potrà distruggere il nostro futuro e derubare i frutti del nostro lavoro.

A pagare il debito pubblico non devono essere coloro che lavorano tutti i giorni, con umiltà, fatica, tenacia, per anni e anni, spesso umiliati, derubati, fregati. Non devono essere i pensionati, i pensionandi, gli ammalati, gli studenti.
Il debito pubblico deve essere pagato dai politici, dai loro partiti, ciascuno in proprzione al potere che ha, a malo modo, esercitato.



STIMA DEL DEBITO ASSOCIATO AL POT

Si può tentare un stima del debito associato a ciascun Pot (unità di misura del potere).

Per ciascun anno, negli ultimi 40 anni, i nostri politici hanno generato un debito pubblico di:

2.400 miliardi di euro / 40 = 60 miliardi /anno = valore annuo della corruzione (secondo la stima della Corte dei Conti)

I nostri politici hanno " regalato " a ciascun cittadino italiano, per ciascun anno, un debito di :

60.000.000.000 / 60.000.000 = 1000 euro /anno x cittadino

ora si può stimare quanti politici "mangiano" sulla testa di un cittadino.

Nel medioevo su ciascuna porzione di territorio gravava un solo ente : il feudo e per ogni feudo tre erano i soggetti da mantenere: il vassallo, il valvassore e il valvassino.

Oggi su ciascuna porzione di territorio gravano molti enti (ex feudi):
  1. Comune                                       mediamente dotato di                               30 politici (ex feudatari)
  2. Comunità montana                                                                                        30 politici
  3. ATO (ambito territoriale ottimale)                                                                     20 politici
  4. Amministrazione provinciale                                                                          40 politici
  5. Amministrazione regionale                                                                             70 politici
  6. Amministrazione statale                                                                            1.300 politici
  7. Asl                                                                                                               20 politici
  8. Rai                                                                                                               10 politici
  9. ANAS , INPS, INAIL, IACP, ERARIO ecc.           a corpo !!!!                           200 politici
                                                                                                                 --------------------
                 TOTALE                                          Circa                                        1.700 politici

in altre parole ogni cittadino si ritrova ben 1700 individui, circa, ex feudatari, che decidono per lui, che gli condizionano la vita, che vogliono, per questo, da lui uno stipendio, quasi sempre lauto. Spesso vogliono privilegi feudali ... ed altro ancora, e di peggio, se è vera la stima della Corte dei Conti.

pertanto dividendo i 1000 euro per i 1700 politici che ciascun cittadino, pro quota parte, deve mantenere si ottiene il debito associato a  ciascun Pot :

1000 / 1700  =   0,6 euro/Pot         circa, da far pagare a ciascun politico.

pertanto se ciascuno dei nostri politici vuole sapere quanto deve allo stato per ripianare il debito pubblico dovrà calcolare i suoi Pot e moltiplicarli per 0,6 euro.

nell'esempio 1)    deputato x 10 anni      dovrà restituire circa :
600.000.000 x 0,6 = 360.000.000 euro

nell'esempio 2)   amministratore di un comune di 1000 abitanti x 15 anni dovrà resituire circa:
15.000 x 0,6 = 9.000 euro .... neanche tanto !

Sono convinto di avervi fatto un bel servizio con tale stima !!!!