STATO=GIUSTIZIA



Non c'è uomo di lettere o di legge che non abbia cercato di dare una definizione dello Stato.

Anch'io ne tento una :

Lo Stato è l'insieme di tutto quanto è utile a garantire una civile convivenza tra gli individui di un popolo.

Ogni essere umano è infatti mosso da due opposte inclinazioni:
  • l'indole associativa e organizzativa, che consente di superare difficoltà e realizzare opere che il singolo mai potrebbe
  • l'indole egoistica, che spinge ad impossessarsi di quanti più beni possibile.
Lo Stato, pertanto, ha il compito di mediare tra queste opposte inclinazioni.
Senza lo Stato regnerebbe il far west. Ciascun individuo avrebbe una sola preoccupazione: estrarre la pistola  più rapidamente possibile.


bella è fra i vicini la reciprocità. Può considerarsi saggio chi scegli di abitare dove non c'è reciprocità?




Nell'insieme Stato spiccano due sotto-insiemi:
  1. le regole o  Leggi
  2. gli individui addetti o delegati ad organizzare e garantire la civile convivenza.
Lo Stato può assumere varie qualifiche: democratico, fascista, assolutista, oligarchico, comunista ......  ma sempre manterrà la sua funzione base, seppure con regole diverse.

Gli antichi romani, che sul concetto di stato avevano riflettuto moltissimo, divisero il secondo sotto-insieme in due gruppi:
  • magistrati ( da magis = grande ) coloro che si occupavano di giustizia e rispetto delle regole
  • ministri ( da minus = piccolo ) coloro che amministravano strade, acquedotti, edifici pubblici ....


 Studia il passato se vuoi prevedere il futuro.




Perchè tale classifica per importanza?

Si può fare a meno di una edifcio o di un acquedotto; una strada può essere bene o mal costruita, ma questo non incrina la civile convivenza e non mette a rischio lo stato. Quindi nel concetto di Stato i beni materiali comuni sono cosa meno importante.
Ma, se le regole non vengono rispettate, se alcuni individui fanno ciò che vogliono, a discapito di altri, se l'indole egoistica prende il sopravvento, se chi ha ricevuto un torto o danno non viene indennizzato, allora finisce la civile  convivenza e lo Stato crolla. Quindi nel concetto di Stato la giustizia è la cosa di gran lunga più importante.



nelle cose del mondo il Magis non ha inclinazioni né prevenzioni, procede secondo il retto giudizio



Si può pertanto dire che il " minus " è trascurabile nei confronti del " magis " e con grande approssimazione si ha l'identità base :

STATO = GIUSTIZIA
SENSO DELLO STATO = SENSO DELLA GIUSTIZIA

Ovvero: la principale e determinante manifestazione dello Stato è l'amministrazione della Giustizia e pertanto vale anche il reciproco :

NIENTE GIUSTIZIA = NIENTE STATO


Si può inoltre affermare che il Giudice rappresenta lo Stato, essendo il magistato per eccellenza.
Il Giudice non è un cittadino come tutti gli altri: il Giudice è lo Stato: per questo non deve votare.
Il Giudice garantisce la vita dello Stato e la civile convivenza, impedisce il far west.

Grande onore e sommo rispetto deve essere tributato al Giudice.
Ma quando il Giudice sfrutta il sommo mandato per il proprio interesse ed è corrotto allora deve subire la massima pena: la penda di morte.

Se è ben vero che la vita è sacra, ancor più sacra è la Giustizia: sono entrambe manifestazioni di Dio ?
La corruzione nella Magistratura deve essere combattuta al massimo livello possibile. Tutto ciò che può essere messo in campo per dissuadere il Giudice dall'accettare la corruzione è cosa buona e giusta.


Se un ministro ruba o è corrotto, il Giudice lo può condannare, punire, e recuperare il mal tolto.
Ma se è il giudice a rubare ed essere corrotto, chi condannerà il giudice ? Sarà un altro giudice, magari corrotto più del primo?
Un giudice corrotto, quindi ricattabile, potrà mai condannare un ministro corrotto ? O piuttosto diventeranno complici  e ruberanno assieme ?

Una Magistrtura integra mantiene integro lo Stato e fa si che i ministri siano onesti.
Quando la corruzione ed il crimine dilagano, quando lo Stato è assente, c'è solo una spegazione: i Giudici sono corrotti marci, marci sin dentro il midollo delle ossa.

Un popolo che ha a cuore lo Stato non deve lesinare risorse per la Giustizia e deve prestare la massima attenzione affinche la Giustizia regni sempre. Ogni colpo inferto alla Giustizia, ogni errore giudiziario, è un colpo mortale allo Stato ed alla civile convivenza.


il Magis ha in mente la virtù, il volgo il suo comodo.
il Magis intende la rettidudine, il volgo l'interesse
il Magis ha in mente le pene, il volgo i favori


Il Giudice, figura centrale dello Stato, deve:
  • essere cieco ovvero non guardare in faccia nessuo, ascoltare solamente : i fatti
  • essere imparziale  a qualunque costo e sotto qualunque pressione o minaccia
  • applicare la legge senza simpatie o cedimenti ai propri gusti e inclinazioni.
  • essere immacolato, quindi non ricattabile
  • solerte e scrupoloso
  • essere selezionato solo ed esclusivamente in base al merito ed alla preparazione
  • nascere Giudice e morire Giudice, senza mai, e poi mai, aver avuto un ruolo subalterno a chichessia, altrimenti potrebbe essere corrotto prima ancora di nascere.
  • non appartenere mai alla categoria inferiore dei ministri.
  • avere una vita ritirata e non deve partecipare a nessuna congregazione
  • avere  una situazione patrimoniale pubblica e pubblicata con la massima diffusione
  • non partecipare al voto elettorale: esprimere un gradimento per una fazione lo rende parziale e inaffidabile
  • non deve poter trasmettere il proprio potere ai figli, né esercitare il minimo influsso nepotistico.
  • non deve mai accettare neppure una caramella da chichessia
  • denunciare immediatamente chiunque cerchi di fare pressioni su di lui o semplicemente cerchi di contattarlo fuori dell'udienza.
  • non avere timore di usare la spada quando è necessario
  • ricevere il compenso massimo che una società riserva ad un individuo. Ogni altro stipendio deve essere inferiore.
  • non sbagliare: quando sbaglia per sua negligenza o incapacità deve risarcire il danno alla società.
  • essere razionale, anzi matematico, come lo fu Pierre De Fermat, Giudice francese del 1600 e grande matematico

Se poi uno Stato ha la pretesa di definirsi  "democratico" l' importanza del Giudice acquisisce un esponente cubico e l'identità base diventa :

GIUSTIZIA UGUALE PER TUTTI = STATO DEMOCRATICO

Vista la situazione della Giustizia in Italia, la totale assenza del diritto, l'assoluta mancanza di rispetto delle Leggi, il dominio assoluto della corruzione nella pubblica amministrazione,  mi sento di poter affermare che in Italia lo Stato non esiste. Pertanto l'inquilino del Quirnale può essere chiamato Presidente della Repubblica, ma non Capo dello Stato.

gli uomini desiderano ricchezza e status: non si detengano se non si può restare virtuosi.
gli uomi aborriscono povertà e miseria: non si evitano se non si può restare virtuosi.
se il Signre perde la reciprocità, come può corrispondere al nome del suo ruolo?
neppure per il tempo di un pasto il Signore si discosta dalla reciprocità. Tanto più in situazioni disperate, tanto più in situazioni d'urgenza.

 Men che meno si può parlare di Stato democratico: se questo regime fosse democrazia, allora povera umanità, non avrebbe nessuna speranza di vedere diritti e doveri uguali per tutti.

Mi sento di dovere dare un messaggio di speranza: io chiamo questo regime " regime puttano " dal momento che ha svenduto tutti i valori laici e confuciani.
La democrazia è un regime che  dovrà ancora venire, ma non verrà come manna dal cielo. Richiederà un lotta gigantesca, come  mai si era visto nella storia.



Sapere cosa è giusto e non farlo è codardia





















1 commento:

  1. in italia devono essere tutte leggi europee, noi italiani dobbiamo, denunciare querelare lo stato italiano al campo europeo di venirci a salvarci da tutti i politici e giudici corroti, tutto il petrolio che arriva gratis lo stato italiano (dalla guerre vinte )

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