il rasoio di Ockham




Guglielmo di Ockham, francescano, inglese, visse nella prima metà del 1300.
Fu il primo filosofo a criticare la gigantesca e complessa costruzione della metafisica aristotelica, sostenendo che tutto deve tendere alla semplicità, perché Dio agisce in modo semplice ed immediato.
Tagliare via, con un affilato rasoio mentale, tutto ciò che non serve.
La mente non deve appesantirsi con concetti astratti, complessi e artificiosi, ma deve trattenere solo le idee e le cognizioni basilari : solo così il pensiero potrà evolversi.
Anche il vivere quotidiano e tutto il nostro operato deve tendere alla semplicità al fine di ottimizzare il nostro lavoro.


Come applicare il rasoio di Ockham alla politica ed alla organizzazione dello Stato.

Propongo pertanto il seguente modello organizzativo basato su tre principi etici e confuciani:
  1. ciascuno padrone a casa sua
  2. ciascuno deve provvedere al proprio sostentamento e benessere senza sfruttare gli altri
  3. chi opera bene deve trovarsi bene, chi opera male è giusto che si trovi male.
Le popolazioni che compongono l'Italia e, più in generale l'Europa, hanno sicuramente molto principi comuni che traggono la loro origine dal Cristianesimo, ma anche molti caratteri diversi, di tipo politico, amministrativo e civico dovuti alle diverse esperienze storiche statali.

L'Italia e l'Europa di oggi sono permeate da due opposte esigenze e sensibilità:
  • unirsi, perché l'unione fa la forza, per meglio competere sulla scena mondiale, per avere, quantomeno, un ruolo paritario nei confronti delle potenze storiche ed emergenti, per non diventare succubi di altre culture e civiltà
  • rimanere separati, perchè le mele marce non distruggano anche quelle sane; perchè ... meglio pochi ma buoni ; perchè io, lavoratore, non voglio mantenere te, vagabondo ; perchè noi abbiamo principi civici ed etici diversi e migliori dei vostri ............. 
La politica deve dare una risposta a queste due esigenze opposte:
  • unire tutto ciò che è possibile unire, condividere tutto ciò che si basa sui principi e sugli interessi comuni
  • mantenere separato ciò che, in questo momento storico, divide le varie anime civili ed amministrative dell'Italia e, più in generale, dell'Europa.
Un modello di stato che concili queste opposte tendenze sarà sicuramente vincente.




La vita è veramente molto semplice; ma noi insistiamo nel renderla complicata.




La sovranità popolare (sovranità = potere supremo, esercitato senza nessun' altra autorità al di sopra)  deve essere esercitata  su tre livelli, mediante altrettanti enti organizzativi pubblici:
  1. sovranità locale, ente organizzativo il Municipio
  2. sovranità regionale, ente organizzativo la Regione
  3. sovranità nazionale, ente organizzativo lo Stato. Ancora meglio: sovranità continentale, ente organizzativo la Comunità Europea.
A ciascun livello ed ente organizzativo devono essere attribuite funzioni ben determinate da una costituzione comune, senza sovrapposizioni di competenze.
Ogni aspetto della vita comune ed ogni funzione organizzativa pubblica deve trovare collocazione solo ed esclusivamente nei tre livelli, tutto il resto dovrà essere tagliato via con un  affilato rasoio.
Speriamo in un nuovo Alessandro Magno che, sguainata la spada, affilata come rasoio, tagli in briciole l'intricato nodo di Gordio delle leggi e leggine statali, regionali, ddl, dpr, dlgs, delibere comunali, provinciali, regionali, regolamenti, comunità montane, Arpa, Asl, Gse, Anas, Aeeg, ....


Ogni ente dovrà essere composto da:
  •  un organo legislativo monocamerale (consiglio comunale, consiglio regionale, consiglio nazionale o consiglio europeo)
  • un organo amministrativo ( sindaco, governatore regionale, primo ministro )
Ciascun cittadino dovrà provvedere al  mantenimento degli enti che lo riguardano.
Nell'ambito di ciascun livello di sovranità, nel rispetto delle regole comuni e delle regole che disciplinano i reciproci interessi, ciascuna Comunità è libera di dotarsi delle Leggi che più ritiene idonee al raggiungimento del proprio benessere.

 
Competenze  Municipali :
  1. dotarsi di un proprio statuto e di Leggi interne
  2. elezioni municipali
  3. attività edilizia, uso del suolo e sfruttamento del sottosuolo, impatto ambientale, inquinamento limitato al territorio municipale.
  4. attività di tutela idrogeolgica e manutenzione dei bacini secondari e dei corpi idrici interamente ubicati nel territorio comunale,
  5. utilizzo della risorsa idrica, nei limiti di regole civilistiche a tutela delle popolazioni a valle.
  6. realizzazione e mantenimento della viabilità  locale
  7. organizzazione della giustizia civile di primo grado riguardante il contenzioso interno al territorio.
  8. polizia urbana
  9. gestione degli uffici  a diretto contatto del Cittadino (anagrafe, stato civile ..... )
  10. gestione dell'energia
  11. gestione dei rifiuti
  12. lavoro, casa
  13. immigrazione, ospitalità e diritto di residenza, solidarietà e servizi sociali
  14. gestione degli edifici pubblici e degli edifici scolastici della scuola dell'obbligo
  15. turismo 
  16. fiscalità municipale o servitù lavorative per il proprio sostentamento ed organizzazione.
  17. potestà associativa e di coordinamento con altri Municipi
  18. .....
Competenze regionali
  1. dotarsi di un proprio statuto e leggi interne.
  2. elezioni regionali
  3. gestione della salute,  sanità, igiene, sicurezza sul lavoro, previdenza, assicurazioni ed assistenza.
  4. gestione dell'energia laddove il comune non provveda
  5. viabilità principale nazionale
  6. gestione dei fiumi principali a sviluppo sovracomunale
  7. giustizia civile di secondo grado
  8. lavoro e grandi opere pubbliche
  9. controllo dell'attività  dei Municipi e mediazione  in eventuali contenziosi. Inquinamenti ambientali a impatto sovracomunale.
  10. fiscalità regionali per il proprio sostentamento ed organizzazione
  11. mantenimento di edifici pubblici, ospedali, scuole secondarie ed università, mantenimento del corpo docente di ogni ordine e grado.
  12. patrimonio storico ed artistico.
  13. difesa antincendio e protezione civile
  14. potestà associativa e di coordinamento con altre regioni
  15. ....

Competenze statali (europee)
  1. codice penale e giustizia penale
  2. giustizia dei brevetti, marchi e  idee.
  3. supreme Corti di Giustizia .
  4. lotta alla criminalità e forze di polizia nazionali  (europee)
  5. attività di coordinamento degli enti regionali  e risoluzione del loro contenzioso
  6. stesura delle Leggi nazionali (europee) e principi comuni.
  7. normative tecniche, di sicurezza, igieniche, sanitarie, merceologiche
  8. elezioni nazionali (europee)
  9. navigazione marittima, aerea, ferroviaria,
  10. frontiere, esercito, difesa
  11. politica estera e trattati commerciali
  12. fiscalità statale (europea) per il proprio sostentamento ed organizzazione
  13. politica monetaria e fiscale
  14. politiche sanitarie di interesse generale.
  15. solidarietà e grandi calamità naturali.
  16. potestà associativa con altri stati
  17. .............
La suddivisione delle funzioni eviterà l'eccesiva burocrazia,  le sovrapposizioni ed i conflitti di competenze,  i costi eccessivi della pubblica amministrazione, gli enti inutili, la diffidenza tra le varie popolazioni  che impedisce l'unione politica europea.

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