mercoledì 11 luglio 2012

ricchezza privata e debito pubblico



alcuni elementi di economia.

Si costruisce un diagramma che descrive come è distribuita la ricchezza di un determinato Stato tra le famiglie .
In ascisse x indichiamo la percentuale di famiglie ed in ordinate y la percentuale di ricchezza dello Stato

La curva che indica una distribuzione di ricchezza uniforme tra le famiglie è rappresentata da una retta inclinata di 45° .
Infatti con tale retta il 10 % delle famiglie possiede il 10 % della ricchezza ; il 20 % delle famiglie possiede il 20 % della ricchezza e così via.

Nella realtà la distribuzione della ricchezza è una curva (in rosso), chiamata curva di Lorenz, che sta sotto tale retta in quanto, ovunque nel mondo, una grande percentuale di famiglie possiede poca ricchezza mentre una piccola percentuale di famiglie possiede molta ricchezza.

L'economista Corrado Gini propose un parametro significativo: il coefficiente di Gini = CG
CG = A/(A+B)                dove A e B sono le aree colorate rappresentate in figura
ovviamente A+B = 0,5
per cui CG = 2A = 1-2B
Nel caso in cui una sola famiglia possiede tutta la ricchezza di uno Stato la curva di Lorenz si appiattisce sull'asse x pertanto l'area B = 0 e si avrà CG = 1
Nel caso in cui la ricchezza sia ripartita in parti uguali tra le famiglie la curva di Lorenz coincide con la retta a 45° per cui l'area A = 0 e pertanto CG = 0

Il coefficiente di Gini sintetizza pertanto come é distribuita la ricchezza di uno Stato: più tale coefficiente si avvicina a 0 e più la ricchezza è distribuita in parti uguali, più si avvicina ad 1 e più è distribuita nelle mani di poche famiglie.



la Banca D'Italia nel suo rapporto sulla distribuzione della ricchezza in Italia :









http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cred_fin/banc_fin/ricfamit/2010/suppl_67_10.pdf


alla pagina 29 - tavola 4A - ci dice che:

--- nel 2008 il coefficiente di Gini  CG = 0,613
--- la metà delle famiglie (quelle più povere) possiede appena il 9,8 % della ricchezza
--- il 10 % delle famiglie (quelle più ricche) possiede il 44,7 % della ricchezza

inoltre a pag 7 , primo punto, ci dice che la ricchezza netta dell'Italia é stimata in 8.600 miliardi di euro.



Il debito pubblico ufficiale (titoli di stato) ammonta a poco meno di 2.000 miliardi di euro.


Se aggiungiamo i debiti per tardati pagamenti a fornitori e appaltatori, i debiti degli altri enti pubblici arriviamo a circa 2.400 miliardi.

Quando la ricchezza, posseduta dal 10 % delle famiglie ricche, ovvero 8.600x0,447= 3.844 miliardi, é stata sudata o meritata, come nel caso di grandi imprenditori, non legati alla politica, allora non ho obiezioni.

E' mia convinzione, confortata dalle cronache del web, che la stragrande maggioranza di tali famiglie ricche appartenga alla politica ed al mondo pseudo-imprenditoriale e pseudo-bancario associato alla politica.

Pertanto tale ricchezza ritengo sia, in massima parte, frutto di corruzione e di intrallazzi ovvero è frutto di ladrocinio.






La Corte dei Conti nella sua relazione annuale :





http://www.avvisopubblico.it/categorie/pubblicazioni/allegati/corte-dei-conti-relazione-sulla-corruzione_25giugno_09.pdf

alla pag 5 del PDF (corrispondente alla pag 237 del documento) afferma che la corruzione causa un danno allo Stato di 50 / 60 miliardi l'anno.


Ciò è accaduto ormai da 40 anni.


60 x 40 = 2.400 miliardi = intero debito pubblico.


per questo rinnovo il mio grido:


FACCIAMOLI PAGARE !


Confisca immediata di 2.400 miliardi alla casta di politicanti, ai loro familiari e consociati in affari.

per un riequilibrio confuciano della ricchezza, a risarcimento dei danni causati dalla corruzione.

 
il duca Ji kangzi chiese al Maestro come mai nel suo regno ci fossero così tanti rapinatori. Il maestro rispose : se tu non fossi avido, non ruberebbero neppure se li pagassi

 
In un paese ben governato la povertà è qualcosa di cui ci si deve vergognare.
In un paese ben governato é vergognosa la ricchezza.