"Voi avete cominciato bene in una situazione difficile e quasi insolubile". Sono state queste le prime parole pronunciate dal Papa all'inizio dell'incontro rivolgendosi al suo ospite. Successivamente Monti si è incontrato con il segretario di Stato il cardinale Tarcisio Bertone.
Si ! Hanno proprio iniziato bene : tartassando i più poveri, i pensionati ed i lavoratori, accompagnando il tutto da lacrime forneriane di coccodrillo !
Si ! Hanno proprio iniziato bene : tartassando i più poveri, i pensionati ed i lavoratori, accompagnando il tutto da lacrime forneriane di coccodrillo !
visita pastorale di Benedetto XVI a Lamezia Terme
Il Papa in Calabria: «Serve nuova generazione di cattolici in politica»
Si ! Come quella, per metà passata e per metà in carica, che ha rovinato l'Italia riempendola di debiti, corruzione, nepotismo, clientelismo, voto di scambio e mafie di ogni tipo.
Caro il mio Papa, il lupo perde il pelo ma non il vizio !
Quando il gran sacerdote legittima l'operato del " subdolo imperatore " tremate o popoli , tremate ! E non solo nel mondo cristiano, ma ancor di più, nel mondo isalmico, dichiaratamente teocratico.
Nonostante Gesù abbia ammonito a mantenere separato " quel che è di Dio" da " quel che è di Cesare" le gerarchie cattoliche non sentono da tale orecchio.
Prendo spunto da questi due fatti di cronaca per riprendere il discorso lasciato in sospeso sui primi tre anelli della " catena delle responsabilità" nell'omonimo post.
La catena delle responsabilità, che ha portato a fondo l'Italia, inizia dai volori di base etico-religiosi profondamente influenzati dal Cristianesimo e dal Cattolicesimo. (Mantengo separate le due religioni.)
Da buon confuciano penso che " non ho speranza di incontrare un profeta, posso tutt'al più sperare di incontrare un gentiluomo ".
Ritengo pertanto Gesù un grande filosofo a cui dobbiamo riconoscere il merito di aver dato alla nostra civiltà, la civiltà europea, una marcia in più rispetto alle altre.
Tuttavia vedo nel cristianesimo un paio di bachi, ovvero di principi che non condivido.
Tuttavia vedo nel cristianesimo un paio di bachi, ovvero di principi che non condivido.
Sul secondo baco desidero riflettere ancora, perchè molto pericoloso, in quanto va messo in correlazione con l'Islam.
Il primo baco riguarda la teoria del perdono:
«La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al veder il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”.
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”» (Giovanni 20, 19-23).
La frase evidenzaita è stata da sempre oggetto di grande riflessione, scontro telogico, sconquasso delle coscienze.
Penso che Gesù non avrebbe dovuto affidare ad esseri umani il compito divino di rimettere i peccati : troppo potere in mani immonde.
Si può anche ipotizzare ad un insegnamento mal tramandato dalla tradizione orale protocristiana.
Vangeli apocrifi trattano diversamente il perdono.
Certo è che le prime comunità cristiane praticavano il perdono previa confessione pubblica : era la comunità che " rimetteva" il male fatto ai fratelli, quasi un perdono civico, stabiliva penitenza e risarcimento, lasciando a Dio il compito di perdonare il peccato inteso come violazione della volontà divina.
Successivamente la casta sacerdotale cristiana, divenuta potentissima dopo l'editto di Costantino del 313, avocò a sé il compito di confessare, nel segreto, i peccati ed il male fatto ai fratelli, di perdonare e comminare la penitenza.
Il sacerdote confessore acquisisce un potere psicologico enorme nei confronti dei peccatori.
Come i maghi e i santoni, anche i confessori-perdonatori dominano e tengono sotto la loro influenza menti e coscienze : se voglio ti perdono e vai in paradiso ; se non voglio perdonarti, sarai dannato per sempre.
Ovviamente il confessore è molto generoso ( cosa gli costa ?) e perdona sempre.
Anche il confessando dovrà essere altrettanto generoso : cosa vuoi che sia offrire a santa madre chiesa, o al confessore stesso, una parte del bottino o del mal tolto; il guadagno c'è comunque !
Dopo l'offerta ho il perdono ; torno a casa lindo e pulito, come se non avessi rubato e andrò in paradiso !
Dopo l'offerta ho il perdono ; torno a casa lindo e pulito, come se non avessi rubato e andrò in paradiso !
Ma che coglioni gli onesti che lavorano tutta la vita per quattro soldi ; meno male che non conoscono il giochetto del confessionale !
Forse le gerarchie cattoliche hanno dimenticato il brano di Zaccheo :
Chissà se il confessore, per penitenza ed espiazione, imponesse al confessando di restituire il quadruplo del maltolto, in quanti andrebbero a confessarsi !
Mi chiedo quanto dell'immenso patrimonio della chiesa ( esente da ICI, ma questo è altro argomento) non sia frutto di perdono, o meglio, di vendita delle indulgenze.
Forse le gerarchie cattoliche hanno dimenticato il brano di Zaccheo :
Luca 19, 1-10
" ... Ma Zaccheo, fattosi avanti, disse al Signore: Ecco, Signore, la metà dei miei beni la dono ai poveri, e a quelli che ho frodato restituisco il quadruplo. Disse allora Gesù a lui: Oggi in questa casa è entrata la salvezza .... "Chissà se il confessore, per penitenza ed espiazione, imponesse al confessando di restituire il quadruplo del maltolto, in quanti andrebbero a confessarsi !
Mi chiedo quanto dell'immenso patrimonio della chiesa ( esente da ICI, ma questo è altro argomento) non sia frutto di perdono, o meglio, di vendita delle indulgenze.
Vi ricordate di Andreotti che si faceva riprendere dai media tutte le mattine, quando, prima di recarsi in parlamento, andava a confessarsi e fare la comunione?
E dell' invettiva, dai templi di Agrigento, contro la mafia nel 1993 di Giovanni Paolo II cosa è rimasto, dopo che al papa polacco, inesperto di questioni italiche, fu fatto notare che la chiesa riceve molto dalla mafia ?
E del peccato di pubblica corruzione introdotto nella dottrina da Giovanni paolo II, solo pochi anni fa, come peccato mortale e subito derubricato a veniale ?
E dell' invettiva, dai templi di Agrigento, contro la mafia nel 1993 di Giovanni Paolo II cosa è rimasto, dopo che al papa polacco, inesperto di questioni italiche, fu fatto notare che la chiesa riceve molto dalla mafia ?
E del peccato di pubblica corruzione introdotto nella dottrina da Giovanni paolo II, solo pochi anni fa, come peccato mortale e subito derubricato a veniale ?
Certo è che la chiesa cattolica offre più attenzioni al ladrone che al poveretto, reo tutt'al più di aver peccato per un preservativo o un desiderio impuro : dal primo può ottenere molta sostanza con il perdono, dal secondo solo una avemaria di ravvedimento.
Ecco perchè l'auspicio papale «Serve nuova generazione di cattolici in politica» mi fa venire il mal di pancia.
Ecco perchè l'Italia è pervasa da una immoralità civile ancestrale, diffusa, profonda, ancorata nella coscienza così fortemente da non essere più percepita.
Il Giusto e l'ingiusto, il figliol prodigo e quello rimasto a fare il suo dovere, alla fine si equivalgono e basta un perdono nel confessionale per scordarsi il passato.
Credo che, dentro il confessionale, non solo non vengono rimessi i peccati ma confessore e confessando, in solidale, commettano un peccato ancora più grande: quello di prendere per il culo Iddio, quando pensano che quattro bisbigli, uno scaccia-mosche ed una cospicua offerta pro intenzioni del santo padre bastino per avere la remissione dei peccati.
Posso invece condividere il pensiero manzoniano sul perdono espresso nel personaggio di Fra Cristoforo, il quale, dopo aver ucciso un uomo in duello, si pente e conduce una vita di espiazione nella povertà facendo del bene al prossimo.
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