Il perdono è indubbiamente un sentimento cristiano, e non solo cristiano, nobile e fondamentale per una civile convivenza.
Tuttavia quando si tratta di "res publica" , quando si tratta di reati e mal governo il sentimento del perdono deve essere messo da parte.
Quando ad una Legge non rispettata si iniziano ad applicare i principi del perdono, del chiudere un occhio, della prescrizione, del lasciar correre, dell'indulto, del condono, quella regola finirà per non essere più rispettata da nessuno e la civile convivenza andrà a rotoli.
Ancor più drastico deve essere il divieto di perdono nei confronti di una intera classe politica che ha portato allo sfascio lo Stato, corrompendo tutto quanto è possibile corrompere, distruggendo la giustizia, causando un debito pubblico gigantesco, frutto di malaffare, interessi privati, e incapacità.
Se gli Italiani vogliono uno Stato governato più onestamente ed una vera democrazia devono obbligatoriamente punire nel modo più duro possibile l'attuale classe di governo.
Se non lo faranno nulla cambierà.
Solo una punizione dura della casta che ci ha portati al disastro sarà di monito ai governanti futuri affinchè si comportino con giustizia, rigore, e onestà.
Non c'è peggior lasciapassare per la disonestà dell'idea che " tanto gli Italiani accettano tutto e subiscono tutto ".
Sbaglia gravemente chi pensa di cambiare il fututo scordandosi il passato.
Pura dabbenaggine è accettare il debito pubblico, pagarlo con sacrifci immensi, perdonare chi lo ha generato e pensare al tempo stesso ad un futuro diverso e ad una generazione di governanti onesta: così nulla cambierà.
La storia, per cambiare, ha bisogno di punti fermi, di pesanti macigni, di pietre milari non di buonismo e supina accetazione del presente.
Gli Italiani possiedono nel loro dna la confuciana tolleranza verso gli errori dei propri gevernanti, ne possiedono persino troppa. Ma lo stesso Confucio autorizza il popolo alla ribellione quando i governanati portano lo Stato alla catastrofe.
Ora gli Italiani devono:
- imparare a ribellarsi contro la corruzione
- imparare a punire duramente i governanti cialtroni e corrotti,
- tirare fuori le palle, se ce l'hanno.
C'è un solo modo per punire la casta: FACCIAMOLI PAGARE, che paghino loro il debito pubblico.
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