Ipotizziamo che il
parlamento decida per il ritorno alla lira:
- con quale parità avverrà il cambio? ipotizziamo 1 euro=2000 lire (mi piacciono le cifre tonde)
- prevedendo una forte svalutazione della lira, tutti correrebbero immediatamente a ritirare gli euro dalle banche per metterli nel materasso. I primi a correre sarebbero proprio coloro che hanno voluto il ritorno alla lira : conosco bene i miei polli.
- le banche, già in forte crisi di liquidità, chiuderebbero le porte e le aziende rimarrebbero senza finanziamenti con conseguenti licenziamenti di massa e disoccupazione.
- Arriva il giorno del cambio obbligatorio. Chi ha i soldi in banca se li vedrebbe permutati in lire, gli stipendi sarebbero pagati in lire, la spesa si dovrebbe fare in lire. Chi ha gli euro a casa se li tiene stretti e ben nascosti.
- Nessuno al mondo si fiderà dell'italietta piena di debiti, corrotta sino all'inverosimile, senza Giustizia, senza ricerca. Pertanto nessuno vorrebbe la lira. Chi ha un barlume di conoscenza dei mercati sa cosa significa la parola FIDUCIA.
- la lira subirebbe una svalutazione pesantissima. Prevedo il 50 % in pochi giorni, sino ad arrivare al 20 % del valore iniziale ovvero 1 euro = 10.000 lire
- Lo Stato stamperebbe valuta per restituire il debito pubblico. I detentori stranieri del nostro debito si vedrebbero restituire carta straccia e nessuno al mondo ci darebbe più un soldo di cacio di fiducia. Pazienza, avremmo perso ogni barlume di onorabilità, ma non avremmo più debito pubblico. Noi italiani siamo i più furbi !
- nessuno al mondo vorrebbe la lira, che perderebbe ancora valore
- le materie prime ed i prodotti esteri ci costerebbero un occhio della testa. La benzina ed il gasolio costerebbero 20.000 lire al litro.
- gli autotrasportatori, già penalizzati dalle tasse sul gasolio, non reggerebbero la concorrenza dei colleghi esteri che arriverebbero in Italia con i serbatoi supplementari pieni. Ci sarebbero blocchi stradali di protesta e i beni di prima necessità scarseggerebbero.
- L'agricoltura e la pesca sarebbero in ginocchio. Dovremmo tornare ad arare coi buoi e navigare a remo.
- Le aziende, non ricevendo rifornimenti, chiuderebbero. Il vantaggio di avere una moneta debolissima per le esportazioni sarebbe annullato.
- ci sarebbe mercato nero (con gli euro nascosti in precedenza) dei beni di prima necessità, rivolte popolari, assalti ai negozi, disordini gravissimi.
- Dovremmo lavorare come schiavi per un tozzo di pane ammuffito, peggio degli operai cinesi.
- Con l'inflazione galoppante nessuna ditta può fare programmi, nessuna famiglia può prendere un mutuo. Le aziende chiudono, gli strozzini aumentano. La ndrangheta, che ha enorme liquidità, si compera tutto per 4 soldi.
- Gli stranieri vengono in Italia e per 4 soldi si comperano quelle poche aziende rimaste in mani italiane. Poi, imparato come si fanno i prodotti, portano tutto all'estero (vedi Motta, Alemagna, Perugina, Buitoni, acciaierie di Terni ecc., ci siamo già passati negli anni 80 )
- Gli stipendi e le pensioni sarebbero polverizzati, i risparmi in banca non avrebbero più alcun valore.
- Si ripresenta la situazione tedesca degli anni '20. Un dittatore salirebbe al potere, ma non sarebbe una persona onesta e capace che rimette tutto in piedi. Noi italiani siamo masochisti, ci piace il nanetto, il furbo che sa come si sta al mondo, l'onesto è solo un coglione, e il nostro dittatore sarebbe un nuovo Bokassa.
- L'Italia entrerebbe a far parte dell'unione africana, invece dell'euro avremo l'afro, invece di ascoltare un canto gregoriano ascolteremo il muezzin .....
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lira scassata |
La finisco qui, scusate
se sono stato prolisso e grazie per la paziente lettura.
sei uno che sa pensare, quindi , benvenuto, ma la conclusione di tutto quanto scritto è che siamo diventati due stranieri ! che ci facciamo in questo paese? sono italiano... darei tanto per non esserlo! di fronte a tanta assurdità (quel che scrivi si avvererà penso) spero solo di trovare il modo di andarmene quanto prima! ovunque, a questo punto!
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