
1) legislativo (parlamento)
2) esecutivo (governo)
3) giudiziario
(magistratura)
devono essere
rigorosamente separati.
In difetto si ha uno Stato assolutistico.

Sun Yan Sen, 1866-1925, grande statista cinese di scuola confuciana, afferma che in uno Stato di diritto, oltre ai tre poteri classici, altri due poteri devono essere indipendenti:
4) il potere di
controllo sui conti e sulla spesa pubblica
5) il potere di
selezionare i pubblici dipendenti (sotto-governo)
Condivido l'impostazione di Sun Yat Sen ed aggiungo un SESTO POTERE:
6) il potere di emettere
moneta.
L'emissione della moneta
comporta un potere economico enorme: il signoraggio.
Dal potere economico
scaturisce ovviamente un potere politico.
Il signoraggio é la
differenza tra il valore stampato sulla banconota ed il costo
tipografico sostenuto dalla zecca.
Se una banconota da 100
euro costa 1 euro alla zecca, il signoraggio vale 99 euro.
E' evidente che il
titolare del diritto di emettere moneta ha un potere economico
immenso.
Può comperare qualsiasi cosa : beni materiali, coscienza e voto di chi è propenso alla corruzione oppure di chi ha bisogno di mangiare.
Può creare aziende
produttive o fare regalie a nepoti e vagabondi.
Può costruire
infrastrutture utili oppure istituire enti parassitari come serbatoio di voti.
I monetaristi, ovvero
coloro che vedono nell'emissione della moneta il nocciolo
dell'economia, del benessere e della prosperità, dividono
l'emissione della moneta in due categorie:
1) emissione di moneta a debito
2) emissione di moneta a credito
EMISSIONE A DEBITO
L'emissione a debito
avviene allorquando l'ente emettitore ( banca centrale BC) è
indipendente dal potere del Governo (potere esecutivo).
E' il sesto potere
indipendente da me auspicato.
Tuttavia esiste un
particolare momento in cui il Governo esercita il potere di
condizionare la banca centrale e pertanto l'emissione di moneta : é
il momento della nomina del Governatore BC e dei vertici della banca
centrale.
Esiste poi un altro
controllo politico: é la legge, emanata dal potere legislativo
(parlamento), con la quale vengono fissati i termini, gli scopi e i
limiti dell'azione del Governatore BC.
Il governatore della
banca centrale decide se e quanta nuova moneta emettere sulla base
di:
-- doveri istituzionali,
stabiliti per legge dal potere legislativo (parlamento)
-- discrezione
personale, in base alla propria preparazione in materia di economia
(e qui sta la sua indipendenza dagli altri poteri)
Qualora il Governatore BC
non ottemperi ai limiti e prescrizioni di Legge, può intervenire la
Magistratura ( altro potere indipendente) e metterlo sotto processo.
Pertanto il Governatore BC non è un signore sovrano per diritto divino ma é legato, nelle democrazie, ad organi eletti dal popolo:
-- la scelta della persona è effettuata dal Governo,
-- i suoi doveri istituzionali sono stabiliti dal Parlamento,
-- il suo operato é controllato dalla Magistratura.
Tra i doveri, stabiliti per legge, della Banca Centrale Europea, BCE, c'è quello di operare in modo da mantenere un basso tasso d'inflazione e pertanto mantenere prezzi quanto più possibile stabili.
La BCE, se ritenuto
necessario per raggiungere gli obiettivi istituzionali, stampa le
nuove banconote e le presta alle banche sparse sul territorio ad un
tasso d'interesse molto basso, in genere 1 %.
Il signoraggio sulle
banconote emesse, nuove di zecca, appartiene pertanto alla BCE in
quanto le banche private ricevono denaro ma lo dovranno restituire.
Le banche private
utilizzeranno quel denaro in base alle loro strategie finanziarie e
aziendali, prestandolo a loro volta a privati cittadini ed aziende,
comperando derivati, comperando titoli di stato ecc.
A questo punto è chiaro
perché si parla di emissione a debito :
Le banche private contraggono un debito con la BCE. I provati
cittadini, le aziende e lo Stato contraggono a loro volta un debito nei confronti
delle banche private prendendo a prestito il denaro.
Il debito diventa
l'essenza di tale forma di emissione di moneta.
Si possono avere due casi:
1) le banche private restituiscono il prestito alla BCE, aggiungendo l'interesse dell'uno %, perché hanno prestato ed investito il denaro in modo oculato
2) le banche hanno sperperato e non restituiscono il denaro alla BCE.
Nel primo caso la BCE si
riprende le sue banconote stampate e le "seppellisce" nei
suoi forzieri per ulteriori necessità.
Che fine ha fatto il
signoraggio ?
Il signoraggio è
evidentemente sparito, azzerato, annullato.
Gli interessi dell' 1 %
incassati dalla BCE sono in vecchie banconote, servono alle spese
della BCE stessa e quindi rientrano nel circolo economico.
Nel secondo caso, ovvero se le banche non restituiscono il prestito alla BCE perché falliscono, perché hanno prestato ad altri ( cittadini, imprenditori, enti pubblici ... ) gli euro e non li hanno ricevuti indietro, si è creato del signoraggio (moneta entrata in circolo e non successivamente seppellita).
DOMANDA: in quest'ultima
ipotesi, a chi è entrato in tasca il signoraggio?
possibili risposte:
- alla BCE ? direi di no, nulla aveva e nulla ha. La BCE ha fatto un pari
- alle banche sparse sul territorio? direi di no ... loro sono fallite .
- ai cittadini, imprese, enti pubblici che non hanno restituito il prestito ? direi proprio che é una ipotesi plausibile
- ai manager, direttori, consigli di amministrazione e azionisti delle banche fallite ? anche questa è una ipotesi plausibile.
Andiamo a cercare dove
sono finiti gli euro freschi di stampa e non restituiti alla BCE .
Andiamo a cercare chi se
li è messi in tasca e con essi si è intascato il signoraggio.Andiamo a scovarli ... perché quelli sono i ladri del signoraggio ! e ...
facciamoli-pagare
(Post in archivio del
21/12/11 " scusate la mia ignoranza")
Analizzando le cronache
finanziarie, si nota come il grosso del signoraggio non seppellito finisce
ad entità occulte, coacervo di politici, banchieri, multinazionali,
personaggi potenti che operano nell'ombra.
Se le banche, ricevuto il prestito dalla BCE, sanno fare bene il loro mestiere, ovvero prestano denaro ad aziende sane e gestite da imprenditori capaci, a cittadini che si fanno la casa, il denaro entra immediatamente in circolo e genera ricchezza.
Il PIL (prodotto interno
lordo) aumenta e con esso aumentano gli introiti per lo Stato tramite
le tasse.
Le tasse possono essere utilizzate in due modi:
a) spenderle in
infrastrutture che modernizzano e rendono competitivo il paese e
gerano benessere
b) spenderle in opere
inutili, corruzione, enti e posti parassitari .....
Nel caso in cui si
verificano le ipotesi 1) e a) si mette in moto un circolo virtuoso
che procede autonomamente senza più bisogno di interventi della BCE
Nel caso in cui si
verifichino le ipotesi 2) e b) l'economia va in malora
Nelle altre combinazioni
tra le 4 ipotesi si hanno scompensi economici e sociali di varia
natura.
La BCE potrebbe
comportarsi anche in altro modo:
Stampare moneta e
acquistare titoli di stato dei paesi membri per seppellirli.
I titoli di stato sono debiti contratti dagli stati per attuare le due ipotesi a) o b) suddette.
In tal caso il
signoraggio viene regalato ai Governi dei paesi membri che hanno
emesso i titoli di stato e pertanto viene immesso nel circuito
economico, generando un effetto analogo a quanto descritto nel
sotto-riportato paragrafo EMISSIONE A CREDITO
Tale strategia, se non
accompagnata da un incremento di beni in vendita sul mercato, genera
un aumento dei prezzi e dell'inflazione.
EMISSIONE
A CREDITO
L'emissione a credito avviene quando l'ente emettitore è nelle mani del potere esecutivo (Governo).
Il Governo decide quando e quanta moneta stampare.
Con la moneta stampata il
governo può fare due cose:
a) spenderla in
infrastrutture che modernizzano, rendono competitivo il paese e
generano benessere
b) spenderla in opere
inutili, corruzione, enti e posti parassitari .....
(sono le stesse cose del
paragrafo sull'emissione a debito)
Il signoraggio viene
immesso nel circuito economico, né più né meno come nell'ultimo
capoverso del paragrafo "emissione a debito" .
Nel caso a) l'economia
viene messa in moto dalle opere pubbliche e da servizi efficienti, le
aziende private lavorano negli appalti, e l'economia si mette a
girare.
Nel secondo caso i denari
stampati servono ad un momentaneo sostentamento di chi li riceve.
In entrambi i casi si ha
un aumento di inflazione. I prezzi aumentano.
Ma:
--- nel caso a) il
governo può decidere di mettere tasse sui profitti e, piano piano,
ritirare la moneta stampata riportando l'inflazione sotto controllo.
--- nel caso b) i
profitti non ci sono; niente tasse; la moneta rimane in circolo,
l'inflazione rimane alta e deve essere compensata con nuova emissione
di moneta: il processo diventa perverso perchè l'inflazione sale alle stelle.
Ecco perché in questo
caso l'emissione di moneta si dice emissione a credito
: perché non c'è l'obbligo civilistico e contrattuale di
restituirla a qualcuno.
La moneta è stata semplicemente elargita.
Inoltre, quando la cartamoneta era garantita da riserve auree, il possessore della cartamoneta poteva recarsi presso la banca centrale ed esigere "il credito in oro " consegnando la banconota e portandosi a casa il suo lingottino.
La moneta è stata semplicemente elargita.
Inoltre, quando la cartamoneta era garantita da riserve auree, il possessore della cartamoneta poteva recarsi presso la banca centrale ed esigere "il credito in oro " consegnando la banconota e portandosi a casa il suo lingottino.
Possiamo fare un'altra considerazione:
Nel caso b) l'immissione
del denaro in circolo è immediata, mentre nel caso a) servono anni,
soprattutto in Italia, visti i tempi biblici per realizzare opere
pubbliche.
Le banche, che ruolo
giocano?
1) se operano bene,
gestendo i risparmi dei cittadini oculatamente e prestando ad
imprenditori capaci, contribuiscono anche loro a far girare
l'economia
2) se operano male,(
prestano soldi a imprenditori truffatori, si spartiscono dividendi da
nababbi, danno super stipendi ai loro dirigenti, fanno sparire
capitali con transazioni sporche e derivati ... ) sottraggono i
soldi emessi all'economia e generano recessione.
A ben guardare osserviamo
che i due metodi di emissione sono uno l'inverso dell'altro.
Il percorso del denaro
nell'emissione a debito inizia dalle banche, prosegue nelle imprese,
quindi nel mercato, quindi tramite le tasse passa allo Stato ed
infine nelle opere pubbliche (o parassitismo).
Il percorso del denaro
nell'emissione a credito inizia dallo Stato emettitore, passa
attraverso le
opere pubbliche (o
parassitismo), quindi alle imprese, entra in circolo, parte va in
tasse tasse e parte va alle banche private come risparmi o profitti
di impresa.
La mia predilezione per
il sistema a debito è dovuto alla convinzione che più i poteri dello Stato sono separati e divisi tra vari soggetti autonomi e meno
rischia la democrazia. Più sono concentrati in poche mani e più
possibilità ci sono che la democrazia sfoci in una oligarchia o, peggio, in una
dittatura.
Io ritengo entrambi, in
egual misura, a condizione che i valori etici siano alla base del
sistema : onestà e capacità di politici e banchieri, giusti
stipendi e premio del merito, punizione a chi ruba, assenza di
parassitismo ....
In altre parole, se sono
rispettati i due punti 1) e a) , il benessere dei popoli è sempre e
comunque garantito, qualuque sia il metodo di emissione monetaria scelto.
Il benessere non è
dovuto a questioni monetarie (emissione a debito o a credito), o
all'emissione a vanvera di cartamoneta, allo scopo di ripianare il
debito pubblico e dare un "reddito di cittadinanza" che
genera solo vagabondi e costringe i soliti "fessi" a
lavorare il doppio per mantenere i vagabondi, ma è dovuto solo ed
esclusivamente a:
- equa distribuzione del reddito, evitando i mega-stipendi di manager e banchieri, soprattutto se si dimostrano inetti.
- valori etici laici e confuciani, in primis la GIUSTIZIA e la cultura
- capacità organizzativa dello Stato e assenza di corruzione
- innovazione, capacità lavorative, prodotti di qualità,
- principio di decrescita sostenibile: lavorare meno, lavorare in "lavori utili" ( pagina "sul lavoro"), lavorare TUTTI e non essere di peso a nessuno
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