Se la Bocconi :
- in uno studio afferma che abolire le Amministrazioni provinciali non comporta risparmio, anzi genera caos amministrativo e quindi maggiori oneri per la collettività
- ha prodotto un Mario Monti il quale vuole togliere valore al titolo di studio nei concorsi pubblici per dare peso solo alle prove di esame, oppure, in alternativa, attribuire un coefficiente di riduzione al voto di laurea, o di diploma, per tener conto della scuola da cui si proviene
Allora è indispensabile ed urgente chiudere la Bocconi dal momento che fa solo danni !
Allora mi sento orgoglioso di essere un anti-bocconi e un anti-scuola privata !
Infatti propongo una organizzazione amministrativa semplice, basata su tre livelli di sovranità popolare (si veda la pagina sul "rasoio di Ockham ") :
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BOCCONI .... AMARI .... che vi vada di traverso ! |
Infatti propongo una organizzazione amministrativa semplice, basata su tre livelli di sovranità popolare (si veda la pagina sul "rasoio di Ockham ") :
- sovranità municipale,
- sovranità regionale
- sovranità statale (con auspicio di superamento degli stati nazionali e costituzione dello stato europeo)
Vedo nelle Provincie e in tutti gli alti enti solo dei generatori di spesa inutile e di caos amministrativo, enti da abolire tassativamente. Ciò non per studio teorico bocconiano ma per vissuto, per pratica quotidiana, dopo avere visto cosa accade in quattro province di altrettante regioni del centro Italia.
Quanto al tema delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, proprio pochi giorni fa, ho proposto l'esatto contrario del pensiero montiano nella pagina " nuove regole " dove tento di scrivere una nuova costituzione.
Propongo infatti l'abolizione delle prove di esame nei concorsi pubblici, ritenedole " lavoro inutile " ( si veda pagina " sul lavoro ") e l'arruolamento nella P. A. basato solo ed esclusivamente sul titolo di studio, fatta eccezione per i Giudici ed altre specifiche categorie quali ad esempio il personale operaio e tecnico.
Ciò per le seguenti considerazioni:
- Ho sempre visto nei concorsi pubblici commissari di esame con la terza media che giudicano le prove di ingegneri, avvocati, dottori commercialisti. Con quali competenze? Ma ovvio : quelle offerte dalle tessere di partito e di sindacato .... che hanno un potere magico : generano scienza infusa in chi le possiede
- solo un Professore d' ingegneria può giudicare la prova di un ingegnere, un Professore di legge può giudicare la prova di un avvocato ....... un ingegnere può giudicare la prova di un geometra e non viceversa .... Spiacente signori ! ma non eccetto il principio algherese " todos caballeros "
- la corruzione che si è vista da molti anni a questa parte nelle prove di esame dei concorsi pubblici italiani a favore di tesserati di partito e di nepoti è stata una cosa vergognosa e vomitevole
- non accetto che una persona venga giudicata sulla base di un solo esame sul quale può influire la corruzione di un commissario, una giornata di malessere, la fortuna e la sfortuna, la tensione .... ma ritengo che la preparazione e la serietà di una persona debba essere valutata nel corso di più anni, osservando più materie e con il concorso di più docenti che conoscono il discente.
E' evidente che prima di attribuire al corpo docente ed alla scuola il potere di selezionare il personale della P. A. sono necessarie profonde riforme etiche e didattiche:
- punire pesantemente i docenti corrotti e menefreghisti che danno giudizi non in base al merito ma in base alla raccomandazione. La raccomandazione nella scuola è una prassi che sta diventando sempre più devastante ed è via via più praticata man mano che si scende a sud, lungo la penisola.
- Il docente, in quanto Giudice di ragazzi che devono essere formati, ha il dovere di giudicare l'allievo solo ed esclusivamente sulla base della sua preparazione, secondo un metro valido per tutti. In caso contario, il docente, anzichè essere educatore di civismo, diventa formatore di delinquenti poichè inculca nell'allievo il disvalore dell'ingiustizia.
- Individuare metodi di giudizio oggettivo e uniforme per tutte le scuole italiane, da imporre tassativamente al corpo docente, in modo che il giudizio su un allievo palermitano sia confrontabile con il giudizio su un allievo milanese.
- mettere tutti gli allievi in condizioni di parità da un punto di vista economico e genealogico, in modo che le capacità e la volontà personale abbiano un peso determinanate ed assoluto sul giudizio .
A questo punto è doverosa una osservazione sulla frase pronunciata dal vice ministro al welfare ( non immaginate come mi stanno sul c.....o gli inglesismi insulsi, che non hanno ragione di esistere nella nostra lingua, indici solo di sudditanza culturale alla perfida Albione) Michel Martone secondo il quale gli studenti che non si laureano a 28 anni sono degli sfigati .
Ciao a tutti .... sono Michel Martone ... quello che somiglia a Gramsci ... ma solo per gli occhialini .... sono figlio di Antonio Martone ..... avvocato generale della cassazione, ex presidente dell'associazione nazionale magistrati, membro della Fondazione Craxi, ex presidente dell’Authority scioperi .... amico di Previti, Dell'Utri, Verdini ...... divenuto ricercatore di ruolo a 26 anni, mentre la media è di 35 anni ... ma io somiglio a Gramsci e sono tanto bravino ....
e vi invito a leggere questo link :
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/25/martone-sfigato-ordinario/186394/
Condivido ..... sono sfigati ... si si .... proprio sfigati !
Invece il trota, anzi, il ghiozzo, è fortunato.
Se un professore di storia chiede ad un allievo la data della scoperta dell'America, e quello, con molto stento e qualche suggerimento, da la risposta e si prende 10 , indubbiamente è uno studente fortunato.
Se lo stesso professore chiede ad un altro allievo la data della battaglia di Roccacannuccia e quello, tapino, non la sa, e fa osservare che non è nel programma, ma il professore dall'alto del suo scranno tuona che bisogna sapere tutto, e l'allievo si becca 4 , indubbiamente quell'allievo è uno sfigato.
Se, poco prima dell'esame, quanto tutti i candidati sono li, tesi, aspettando il fatidico momento, uno studente si fa spiegare un argomento dai propri compagni, i quali costatano la sua ignoranza, e poi, all'esame, il professore gli chiede proprio quell'argomento, indubbiamente quello è uno studente fortunato e si laurea presto.
Se lo studente che prima ha spiegato al compagno l'argomento fortunato, si sente fare una domanda a tranello, incomprensibile, fuomosa, fuori programma .... allora quello è davvero il classico studente sfigato e finirà per laurearsi a 30 anni.
Domanda al viceministro de 'sto c....o di welfare :
come mai i fortunati sono sempre i figli dei politicanti, dei giudici, degli alti funzionari, di chi ha peso nell'economia, di chi ha lo zio prete, mentre gli sfigati sono sempre i figli di chi non è nessuno ?
Com'è fortuanata la figlia della Fornero, Silvia Deaglio, 37 anni :
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/06/posto-fisso-monti-monotono-figlia-ministro-fornero/189284/
Prendo spunto dalla fresca notizia della morte di Oscar Luigi Scalfaro, per accusare questo regime, che molti chiamano democrazia, e che io chiamo regime puttano, di aver distrutto i valori ed il merito anche nella scuola, poichè gli unici valori sanciti dalla lurida costituzione, di cui fu un patrigno il neo defunto, sono la tessera di partito e l'albero genealogico.